Colline di creta
Dettagli del documento
Colline di creta
“Mi trovo su una delle colline che disegnano questa campagna e che, secondo un’immaginazione tanto consueta quanto precisa, fuggono all’orizzonte. Non importa che dica con esattezza dove io mi trovi, perché questa vista si replica da mille alture, dalle quali lo sguardo spazia sul reticolo delle strade bianche, dei corsi d’acqua, degli ordinati cipressi o dei pioppi. E spazia dal monte alla città – dall’Amiata a Siena – attraverso dolci poggi di creta e coltivi, e boschi di lecci e querce. Io so che questi boschi – luoghi prediletti dal fervido immaginario popolare – nascondono alla vista altri tesori, altra vita, altri colori. Guardo il paesaggio multiforme, e vado indietro nel tempo, e poi ancora più indietro fino agli Etruschi, antichi abitatori e antichi scultori di queste crete”.